Nona Tappa: i certificati con memoria da elefante
Il nostro viaggio prosegue con la seconda parte dell’episodio dedicato ai certificati d’investimento. Ripartiamo dal sottostante. Abbiamo detto che il nostro certificato dipende da un’altra attività, che può essere una azione proprio come per la nostra società di cioccolata. Il sottostante però, può anche essere un’indice, cioè un insieme di titoli che rappresentano ad esempio un’area geografica o un settore, un tasso di interesse o qualsiasi attività da cui far dipendere il valore del nostro certificato.
Nell’episodio precedente, poi, abbiamo capito insieme come è possibile guadagnare attraverso i certificati. Ecco, proviamo ad approfondire meglio questo punto, ripartendo dalla tassazione. Come abbiamo visto, il nostro guadagno non è certo ma dipende dal comportamento del sottostante. Nell’episodio dedicato alla tassazione ci siamo detti che se c’è incertezza sul guadagno, cioè non basta possedere quello strumento per essere sicuri di ottenere una cedola, allora si tratta di un reddito diverso. Quindi, possiamo compensare questa plusvalenza con eventuali precedenti minusvalenze. Questa regola rende i certificati molto utili nel nostro portafoglio di investimenti soprattutto quando abbiamo delle minusvalenze da compensare.
Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei certificati ritornando alle cedole per un confronto con le obbligazioni. Ci siamo detti che nelle obbligazioni prestiamo i nostri soldi ed in cambio riceviamo degli interessi, cioè le nostre cedole. Nei certificati, invece, abbiamo detto che quelle cedole non sono certe e che di solito questa incertezza è riconosciuta attraverso degli interessi più alti. Qualcuno starà pensando, però, che c’è sempre il rischio ogni anno di non ricevere alcun interesse e che le obbligazioni ci danno qualche certezza in più. Proprio per rispondere a questo dubbio, molti certificati hanno “l’effetto memoria”. Ma di cosa si tratta? Per capirlo, ripartiamo da un esempio. Quando facciamo la spesa può capitare di ricevere un buono sconto, cioè possiamo entro una certa scadenza usare quel buono in una spesa futura. Ecco, l’effetto memoria funziona allo stesso modo: se in un anno il certificato alla data prevista non ci ha pagato la nostra cedola, ci riconoscono la possibilità, negli anni successivi fino alla scadenza, di poter recuperare quella cedola se il certificato ritornerà almeno 1 volta a pagare le cedole. Tornando al nostro esempio, quando il certificato non paga la cedola è come se ci consegnassero un buono da utilizzare negli anni successivi. Non siamo sicuri di utilizzare quel buono, cioè che il certificato torni a pagare delle cedole, ma in questo modo aumenta la possibilità di ricevere tutte le nostre cedole proprio come accade per le obbligazioni.
Prima di fermarci ad osservare il paesaggio, ritorniamo alla protezione ed al rimborso del capitale. Nel precedente episodio abbiamo analizzato la differenza tra certificati protetti e certificati parzialmente protetti. Ci siamo detti anche che i certificati parzialmente protetti hanno un rischio maggiore perché non siamo certi di quello che accadrà in futuro al nostro sottostante e quindi non sappiamo se il capitale ci verrà rimborsato per intero. Ecco, alcuni certificati proprio per questa incertezza aggiungono la possibilità di “rimborso anticipato”. Di cosa si tratta? Cerchiamo di capirlo meglio attraverso un esempio. Quando siamo in auto può capitare che la nostra strada si incroci con una linea ferroviaria. In quel caso ci sono delle barriere che si alzano e si abbassano per segnalarci se possiamo o meno proseguire. Ecco lo stesso accade con il rimborso anticipato. Nelle date in cui è previsto, si andrà a verificare il prezzo del sottostante. Se è almeno pari ad un certo livello, in finanza chiamato proprio barriera, il certificato si interrompe e ci rimborsa in anticipo il capitale. Se il prezzo è più basso del livello barriera, possiamo proseguire con il nostro investimento come già previsto. La barriera, dunque, proprio come nel caso del passaggio di un treno, ci darà una protezione in più sul rimborso del capitale. Come capiremo più avanti, però, ogni volta che uno strumento ci rimborsa in anticipo noi abbiamo un problema legato alle nostre scadenze, cioè avevamo un obiettivo per più anni ed ora dobbiamo cercare un nuovo strumento in cui investire. Capiremo insieme quanto sia importante considerare anche questo aspetto per rispettare la nostra pianificazione iniziale.
Ci sono altre tipologie di certificati ancora da scoprire nel nostro viaggio, ma prima dobbiamo inserire altri strumenti nel nostro zaino. Fermiamoci ad osservare il paesaggio, nel prossimo episodio ripartiremo con i piani d’accumulo.