Decima Tappa: il puzzle dei piani d’accumulo

Ben ritrovati, il nostro viaggio riparte oggi dai piani d’accumulo. Per comprendere di cosa stiamo parlando, partiamo, come sempre, da un esempio. Immaginate di essere davanti alla scatola di un puzzle da 1000 pezzi. Osservate la figura sulla confezione, il vostro obiettivo finale e vi rendete conto che dovrete mettere insieme tanti piccoli pezzi, a volte simili tra loro, per raggiungere lo stesso risultato. Ecco, nella pianificazione del nostro portafoglio d’investimento, il piano d’accumulo è come un puzzle: investiamo ogni mese una piccola cifra e pezzo dopo pezzo, arriviamo all’immagine finale, cioè il nostro obiettivo d’investimento. Qualcuno si starà chiedendo: perché dovrei investire ogni mese delle piccole somme, invece di scegliere un investimento unico? Un primo motivo è che potrei non avere subito a disposizione la cifra da investire. Nei primi episodi ci siamo detti che la pianificazione parte dal risparmio, cioè dal mettere da parte delle piccole cifre ogni mese. Ecco, il piano d’accumulo ci permette di trasformare quel risparmio in un investimento.

Il secondo motivo è che un investimento mensile aiuta, chi non è già abituato a farlo, a rispettare le scadenze. Per capire meglio questo punto, ripartiamo da un esempio. Immaginate di voler iniziare a leggere dei libri gialli. Potete tranquillamente acquistarne uno in libreria o spendere molto di più per un’intera collana. La paura, a proposito di libri gialli, di non riuscire a leggerli tutti, magari perché scoprite che il genere non vi piace, vi fa scegliere di acquistarne uno soltanto. Mesi dopo, ormai appassionati alla lettura di gialli, scoprite di averne accumulati un bel po’. Ecco, lo stesso avviene con i piani d’accumulo. Comprare ogni mese delle quote dell’investimento che avete scelto, vi aiuta a sopportare meglio i movimenti del prezzo ed a rispettare la scadenza finale senza scegliere di vendere prima del tempo, magari in perdita.

Ma come funziona in concreto un piano d’accumulo? Semplice, si parte come sempre dalla scelta dell’investimento. I piani d’accumulo sono consigliati per investimenti il cui prezzo tende a cambiare molto, in finanza questa caratteristica è chiamata volatilità, perché permettono ogni mese di acquistare ad un prezzo differente. Di solito questo accade più spesso per gli investimenti azionari. Ogni mese, quindi, aggiungo un pezzo al mio puzzle senza preoccuparmi troppo del prezzo. Alla fine, mettendo insieme tutti i pezzi, avrò un prezzo medio di acquisto. Ora vi starete chiedendo: per quanti mesi devo investire nel piano d’accumulo? Eviteremo per ora di trattare analisi statistiche complesse sui modi e tempi migliori per i piani d’accumulo, l’indicazione più semplice è di pianificare quanto si riesce a mettere da parte ogni mese e quanto si vuole investire alla fine del piano. Per essere più chiari, se ho un obiettivo d’investimento di 1000 euro e riesco a mettere da parte 100 euro al mese, il mio piano d’accumulo sarà di 10 mesi.

Abbiamo, dunque, capito che il piano d’accumulo ci permette di dividere il nostro investimento nel tempo, di comprare ogni mese ad un prezzo differente e ci aiuta ad avere la giusta tranquillità per rispettare le scadenze già pianificate.

Prima di fermarci ad osservare il paesaggio, un chiarimento in più sulla durata. Abbiamo calcolato la durata del nostro piano d’accumulo partendo dalla cifra finale e dividendola per l’investimento che vogliamo fare ogni mese (nel nostro esempio 1000 diviso 100). Questo metodo va bene per scegliere la durata del piano, ma dai precedenti episodi sappiamo che ogni investimento ha delle scadenze da rispettare. Se investiamo nell’azionario, 10 mesi potrebbero non essere sufficienti ad ottenere il nostro risultato e in generale, non sapendo cosa accadrà domani, non sono un periodo consigliato. L’azionario infatti è un investimento di lungo periodo. Cosa fare allora? Semplice, versiamo ogni mese fino ad arrivare alla cifra che vogliamo investire. A quel punto, se non è trascorso un periodo sufficiente, manteniamo il nostro investimento rispettando le scadenze e la pianificazione iniziale.

È giusto, comunque, sapere che un investimento mensile è in grado di fare meglio di un investimento unico soprattutto se nella fase in cui accumuliamo (cioè compriamo) il mercato è negativo, quindi tende a perdere valore nel tempo. Negli altri casi, se siamo in grado di sopportare i movimenti di prezzo, rispettare le scadenze e soprattutto, se abbiamo già a disposizione l’intera cifra da investire, possiamo scegliere di investire in una sola volta con risultati migliori.

Siamo giunti al termine anche di questa tappa del nostro viaggio. Ancora una piccola sosta, pronti a ripartire nel prossimo episodio con il confronto tra investimenti attivi e passivi.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *