Quattordicesima Tappa: l’inflazione svuota il nostro carrello

Ben ritrovati, oggi il viaggio ci porta alla scoperta degli strumenti legati all’inflazione. Ma cosa significa inflazione? Per capirlo ripartiamo come sempre da un esempio. Con il nostro carrello della spesa entriamo ogni settimana nello stesso supermercato per acquistare gli stessi prodotti. Arriviamo alla cassa, paghiamo e conserviamo lo scontrino. Dopo qualche settimana li mettiamo uno accanto all’altro e la prima cosa che notiamo è che il costo totale è aumentato nel tempo. Ecco, l’inflazione è l’aumento dei prezzi di ciò che compriamo. Questo significa che con i nostri risparmi, riusciremo a comprare sempre meno prodotti. Come già detto, questo è uno dei principali motivi per cui è necessario prima risparmiare e poi investire.

Abbiamo capito che l’inflazione può causarci qualche problema, ma come risolverli? Esistono tanti strumenti che ci aiutano a difenderci dall’inflazione. Proviamo insieme a capire come funzionano i più utilizzati. Prima di proseguire, torniamo ai nostri esempi. Quando abbiamo parlato di azioni, ci siamo detti che con le azioni acquistiamo delle quote della nostra società che produce cioccolata. Più ne vendiamo e maggiore è la possibilità di guadagnare. Ecco, facciamo insieme un passo avanti. I nostri guadagni dipendono da tanti fattori, tra questi i costi che abbiamo per produrre la cioccolata e il nostro prezzo di vendita. Se c’è inflazione, la materia prima per produrre la cioccolata costerà di più. Servirà vendere ad un prezzo più alto anche solo per mantenere gli stessi guadagni. Se la nostra società ci riuscirà, le sue azioni ci possono aiutare a proteggerci dall’inflazione. Questo perché la crescita dei prezzi farà aumentare anche le entrate della nostra società. Punto d’attenzione: dovremo essere bravi a scegliere quelle società che riescono a sfruttare l’aumento dei prezzi. Non è facile, per questo quando si acquistano azioni, come già detto, serve una valutazione attenta. Per il momento ci basta sapere che si tratta di uno strumento da avere in portafoglio sia per diversificare, sia per cercare di mantenere il nostro potere d’acquisto, cioè fare in modo che i nostri risparmi, una volta investiti, crescano più velocemente dell’inflazione.

Qualcuno starà pensando: esiste un modo per proteggersi dall’inflazione senza doversi prendere il rischio di comprare azioni? La risposta è si.  Prima di capire come, torniamo ai precedenti episodi. Con i fondi comuni a gestione attiva e con gli ETF a gestione passiva, possiamo comprare un numero elevato di azioni sfruttando la diversificazione per ridurre il rischio. In questo modo abbiamo un’opportunità di potenziali maggiori guadagni, compensando l’inflazione e con un occhio sempre al rischio.

Superate le azioni, passiamo quindi alle obbligazioni. Esistono obbligazioni che proteggono dall’inflazione? Anche in questo caso la risposta è si. Le obbligazioni indicizzate all’inflazione ottengono questo risultato in modo molto semplice: sia le nostre cedole che il nostro capitale saranno rivalutati, cioè aumenteranno, fino a compensare l’aumento dell’inflazione. Cerchiamo di capire meglio questo punto. Immaginiamo di aver riempito il nostro carrello della spesa. Leggiamo l’importo sullo scontrino e investiamo la stessa cifra nell’obbligazione. Dopo qualche anno, alla scadenza, l’obbligazione ci garantirà un capitale tale da riuscire a riempire ancora il carrello acquistando gli stessi prodotti.  Ci proteggerà, quindi, dall’inflazione. In più farà lo stesso con le nostre cedole. Punto d’attenzione anche qui: non tutte le obbligazioni indicizzate all’inflazione si comportano allo stesso modo. Alcune, infatti, riconoscono solo alla scadenza la rivalutazione del capitale invece di farlo in occasione della distribuzione delle cedole. Prima di scegliere quale obbligazione acquistare, quindi, è giusto valutare anche questo aspetto. In generale è preferibile scegliere una obbligazione che ci protegga periodo per periodo dall’inflazione invece di rimandare tutto alla scadenza. In questo modo, come già detto, potremo pianificare meglio i nostri obiettivi d’investimento.

Prima di fermarci ad osservare il paesaggio, proviamo a capire quali altri strumenti aiutano a proteggerci dall’inflazione. Possiamo ottenere lo stesso obiettivo, ad esempio, con i certificati d’investimento. Come già detto negli episodi dedicati, i certificati seguono un sottostante. Ecco, quel sottostante può essere un indice legato all’inflazione. Senza dimenticare che anche i sottostanti azionari, per quanto abbiamo detto poco fa, possono proteggerci, in modo indiretto, dall’inflazione.

Ragionamento questo che può essere esteso anche ai fondi comuni d’investimento ed agli ETF. Poiché questi strumenti si occupano di acquistare per noi un numero elevato di titoli, possono scegliere ad esempio di acquistare più obbligazioni indicizzate all’inflazione. In questo modo, riusciremo a proteggerci dall’inflazione rispettando anche una adeguata diversificazione.

Nei prossimi episodi, torneremo ancora sul tema dell’inflazione perché si tratta di un aspetto troppo spesso sottovalutato da chi mantiene eccessiva liquidità sul conto corrente. Prima, però, dobbiamo inserire nuovi strumenti nel nostro zaino. Piccola sosta, dunque, pronti a ripartire nel prossimo episodio dedicato agli effetti dei tassi di interesse sui nostri investimenti.


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